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Cerreto). Sempre seicentesche sono le tele che ornano gli altari, tra cui si segnala una Madonna col Bambino e i santi Giovanni Evangelista, Nicola, Maria Maddalena e Carlo Borromeo di Gaspare Mannucci. Dal vicino oratorio della Maddalena, edificato in prossimità del Ponte del Diavolo e poi distrutto, proviene la Maddalena in terracotta invetriata, testimonianza della produzione di Andrea della Robbia nel territorio lucchese. Altre pregevoli opere sono il gruppo, in terracotta invetriata, dell'Annunciazione, riferibile a Benedetto Buglioni (prima metà del XVI secolo), la statua lignea raffigurante San Bernardino da Siena, attribuita al Vecchietta o a uno scultore civitalesco e il Fonte Battesimale, opera del maestro Ambrogio Milanese. Di lato alla chiesa si apre la piccola e suggestiva Via Degli Orti, caratteristico percorso di origine medioevale. Proseguendo invece per via Umberto I si entra nel centro storico dove è possibile ammirare una lunga serie di antichi palazzi molti dei quali appartenuti un tempo ai Castracani e ai Guinigi.
La chiesa di S. Jacopo, elencata nell'Estimo del 1260 tra le chiese dipendenti dalla Pieve di Mozzano (odierna Cerreto), fu quasi totalmente ricostruita e ampliata tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento, con l’aggiunta delle due navate laterali e del coro. Ulteriori lavori, tra cui si annovera la sostituzione della travatura a cavalletti con le volte e l´erezione dell´altare maggiore, furono effettuati nella seconda metà del Settecento. A metà Ottocento si arrivò all'eliminazione delle decorazioni parietali interne e a una tinteggiatura dell'esterno "a finto pietrame", di quello che si pensava fosse un "ornato longobardo", con archetti pensili ed edicola sopra il portale, a sua volta eliminato in un più recente intervento. Attualmente la facciata è ricoperta da intonaco. La torre campanaria, che occupa una parte della facciata e della navata sinistra, si pensa fosse in origine una torre di difesa connessa al sistema viario. L´interno, che presenta un impianto a tre navate, conserva l´aspetto assunto dopo gli interventi seicenteschi; è a quest'epoca infatti che risalgono molti degli altari, originariamente se ne contavano dieci, in legno intagliato e dorato che scandiscono i fianchi: l'altare di San Rocco e Sebastiano, l' altare del SS Sacramento (ciborio), l'altare Maggiore, l'altare della Vergine Addolorata (navata di sinistra), l'altare del Carmine (sagrestia) e l'altare della Madonna del Rosario (opera della locale bottega dei Santini di
CHIESA DI SAN JACOPO,
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VIA DEGLI ORTI E IL CENTRO STORICO